mercoledì 4 dicembre 2013

Quel quid in più

Il mio quid è l'arancione.
Il mio quid sono le affinità elettive.
Il mio quid è l'essere un'inguaribile romantica.
Il mio quid è una passione smodata per gli oggetti di design Kartell.
Il mio quid è avere solo due rimpianti nella vita: aver smesso danza classica e violino.
Il mio quid è avere imparato a vivere per conto mio.
Il mio quid è entrare in cucina, aprire il frigo e prepararti una cena in un quarto d'ora.
Il mio quid è sognare di possedere una libreria molto vintage a Parigi.
Il mio quid è sentirmi un'artista lungo i vicoletti del Quartier Latin a Parigi.
Il mio quid è saper piangere di gioia, ma anche di dolore.
Il mio quid è cercare di sentire quello che sentono gli altri.
Il mio quid è amare l'odore dell'aria mattutina in primavera e in autunno.
Il mio quid è avere il pallino della Neverfull di Louis Vuitton, quella originale.
Il mio quid è pensare che in fondo la psicologia serva a qualcosa.
Il mio quid è pensare che in fondo si può essere psicologi di se stessi.
Il mio quid è amare le lunghe passeggiate chiarificatrici.
Il mio quid è amare i lunghi rooibos chiarificatori.
Il mio quid è pensare alla Luna e non poter dimenticare 'Canto di un pastore errante dell'Asia', e il povero Leopardi.
Il mio quid è avere paura del sublime e allo stesso tempo esserne affascinata.
Il mio quid è avere voglia di non dimenticare.
Il mio quid è avere voglia di non dimenticare le nozioni del liceo.
Il mio quid è avere voglia di non dimenticare il tedesco e, se possibile, nemmeno il francese e il portoghese.
Il mio quid è essere pronta a trasferirmi in Scandinavia seduta stante.
Il mio quid è amare il caffè espresso, anche se reinterpretato, ma anche i Frappuccini di Starbucks.
Il mio quid è non voler leggere la Millenium Trilogy.
Il mio quid è aver visto 'Melancholia' e averlo trovato fascinosamente allucinante.
Il mio quid è aver visto 'Mood Indigo' e averlo trovato incredibilmente simile ad 'Alice nel paese delle meraviglie'.
Il mio quid è voler, un giorno, costruire la mia casa a partire dalla biblioteca.
Il mio quid è voler, un giorno, avere nella mia biblioteca tutti i libri che ho letto, AKA: gli amici che ho incontrato.
Il mio quid è amare le emozioni forti, positive e negative, pur di sentire lo slancio della vita.
Il mio quid è sapere che l'uomo è come un pendolo che oscilla tra desiderio e noia e deprimermi per questo.
Il mio quid è sapere quello di cui sopra e certi giorni non pensarci affatto.
Il mio quid è essere meteoropatica, ultimamente, però, al contrario, voglio le nuvole!


Mi piace pensare di avere più d'un quid. Chissà se è così. Mi piace pensare che ogni piccola cosa che mi distingue, che mi ha costituito finora, mi renda diversa da un altro essere umano. Ho sempre pensato di essere diversa, non migliore, ma diversa. Ho sempre sperato di essere diversa, non migliore, ma diversa. Ho sempre cercato di essere diversa, a volte migliore, ma soprattutto diversa.

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